Camminare e lasciarsi stupire

Le mie vacanze sono finite. Ho trascorso 10 giorni a camminare, arrivando a percorrere 120 km circa lungo sentieri e strade di montagna. Ho conosciuto nuove belle persone e mi sono distaccata dalle tecnologie di tutti i giorni. Sapete cosa vi dico: “mi ci voleva proprio un po’ di riposo!”. Certo, leggere che io considero riposo l’aver faticato sotto il solo, con l’afa di agosto, potrebbe far pensare che abbia preso un colpo di sole pesante.

Fatica

Invece non è così. La fatica in compagnia, premetto che non conoscevo nessuno delle persone con cui ho percorso il lungo tragitto, rende tutto più vero e facile. D’altronde se pensiamo a dieci anni fa, quando non c’era il navigatore o la rete internet, si chiedevano le indicazioni stradali agli sconosciuti. Ora invece siamo disposti a percorrere 30 km in più per arrivare ad una strada a fondo chiuso piuttosto che chiedere al passante di turno. La diffidenza e la superficialità nelle relazioni ormai è diventata consuetudine, ma non nelle mie vacanze di quest’estate. Vi dirò che non sono tornata stanca, piuttosto piena di energie. L’aria dei monti e del ricordo delle risate trascorse porta sempre buone idee. Infatti ho grandi progetti! La fatica maggiore è il rientro, dover tornare a stare seduti 8 ore, in un luogo chiuso con il telefono che squilla. Questa volta però non voglio sentirla perché la fatica fisica mi ha fatto riscoprire nuove cose su di me e sull’umanità. L’assenza della rete mi ha fatto apprezzare ancora di più quanto sia bello confrontarsi di persona con la realtà.

Amici squattrinati vi dico cosa ho imparato durante le mie vacanze:
• condividere fa sentire meno la solitudine (lo sapete a me piace la condivisione, non solo per l’aspetto economico ma piuttosto per la rete delle relazioni);
• essere disponibili a raccontarsi e ad ascoltare rende le giornate sempre molto più significative;
• fare sempre le stesse cose non può che portare agli stessi risultati;
• il mondo reale è assai interessante, quindi dosate bene il vostro tempo per fare cose fuori dalla rete che non vi facciano arrossare gli occhi o venire il torcicollo (..è consentita la lettura del blog Squattrinati!);
• l’uomo è fatto per camminare e le nostre gambe sono il mezzo più economico e solido che possiamo avere;
• lascarsi stupire da quello che si incontra o dal paesaggio che non vi sareste mai immaginate rende il rientro a casa più facile e felice.
Squattrinati miei, tornate dalle vacanze con un bel sogno e abbiate il coraggio di realizzarlo.
Buon cammino…..

orme

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