I famosi “cervelli in fuga” di cui tanto si parla nel bel paese in questi giorni, una volta passato il confine diventano degli insopportabili e saccenti aggressori delle proprie radici e dei propri connazionali. Proprio così amici squattrinati, mi era già capitato di essermi unita ad un gruppo Facebook di italiani quando mi spostai a Barcellona qualche anno fa e già lì avevo notato questo fastidioso atteggiamento che molti avevano nei confronti dei nuovi arrivati, come a voler proteggere la prima generazione di migranti, come se ci fosse una differenza fra morti di fame di serie A e serie B.
Ed ora venendo in Australia, ho rifatto lo stesso errore, pensando che mi potessero aiutare i consigli di persone che sono qui da anni, mi sono unita a questo gruppo Facebook che è formato appunto da italiani approdati qui nel nuovissimo continente.
Ma l’unica cosa che ho trovato in questo gruppo è frustrazione, aggressività gratuita, contraddizione, razzismo e solite lamentele all’italiana, per la serie usciamo solo fra italiani ma poi non facciamo altro che:
1) con altezzoso sdegno parlare male degli italiani che arrivano qui senza sapere l’inglese (proprio come loro qualche anno fa), o che non accettano di essere sfruttati nei loro ristoranti con stipendi inferiori al limite legale accusandoli di “bamboccionismo“,
2) parlare male del paese, senza storia e senza senso estetico, che ci ospita e in cui si vantano di essere tanto integrati,
3) cercare nuovi modi per fregare gli italiani che arrivano, postando false offerte di lavoro che poi si rivelano prove gratuite o subaffittando stanze al doppio del prezzo di mercato.
Se non mi fossi già auto eliminata dal gruppo, vi mostrerei alcune delle conversazione che più mi hanno fatto innervosire perché davvero a spiegarlo senza leggere realmente i commenti di questi soggetti, non rende abbastanza bene l’idea dell’ignoranza che esportiamo e che poi rappresenta il nostro paese all’estero! Altro che cervelli in fuga…a questi il cervello è fuggito già da tempo!

Morale della favola: se vi trasferite all’estero, evitate gli italiani che fanno ghetto!!! Ed evitate anche la parte italiana di voi che sa solo lamentarsi. Siate delle persone nuove e accogliete senza pregiudizi le nuove culture che incontrate o tanto viaggiare non sarà valso che un timbro sul passaporto.